The Finger and the Moon Blog

Parigi, picchiato in strada l’artista che inneggia alla pace tra religioni

Posted on: January 16th, 2018 by Liuba No Comments

Leggo casualmente in rete, sul corriere del 12 febbraio 2015, questo articolo che ritengo importante segnalare qui. Innanzi tutto perché questo blog si propone di documentare e segnalare chi, nel campo dell’arte e della cultura come in quello delle scienze, filosofia, sociologia, antropologia ecc., opera nella direzione del rispetto fra le religioni e del contrasto al fanatismo, che è la chiave di questo blog e anche del mio progetto artistico “The Finger and the Moon“, di cui il blog è parte.

Ecco l’articolo.

PARIGI – La notte del 31 gennaio l’artista Combo è stato picchiato in strada da quattro uomini, a Parigi, che gli avevano chiesto di cancellare dal muro la sua opera: l’autoritratto in djellaba (l’abito tradizionale musulmano) e la parola «Coexist» scritta con la mezzaluna islamica, la stella di David ebraica e la croce cristiana. Da allora le scritte «Coexist» si moltiplicano sui muri di Parigi. Combo, figlio di un libanese cristiano e di una marocchina musulmana, ha raccontato l’aggressione sulla sua pagina Facebook. «Sono finito a terra sotto i loro colpi. Sono riuscito a difendermi e a incassare come potevo. Quando si sono stancati mi hanno lasciato per terra insanguinato, promettendomi lo stesso trattamento se avessi continuato ad affiggere le mie opere, e consigliandomi di tagliarmi la barba. Mi importa poca da dove vengono, il colore della loro pelle, la religione o le idee politiche. In questo contesto non rappresentano che stupidità e ignoranza».

Nei giorni successivi agli attentati di Parigi si è registrato un aumento di episodi di violenza contro gli ebrei e i musulmani. L’artista francese milita per la coesistenza delle religioni, e non disdegna di prendersi gioco dell’estremismo. È capace di creare slogan come «Più hummus meno Hamas» (il tipico piatto mediterraneo a base di ceci contro il partito islamico che controlla Gaza), di scrivere sui muri «L’abito non fa il monaco e la barba non fa l’imam» accanto alla sua immagine barbuta, e di chiedersi se il suo aspetto sia più quello di uno jihadista o di un hipster. Dopo l’aggressione Combo, ferito a un occhio e a un braccio, ha ricevuto molti attestati di solidarietà ed è stato invitato da Jack Lang, ex ministro della Cultura e presidente dell’Istituto del mondo arabo, ad attaccare la scritta «Coexist» sulla sede dell’Istituto. Centinaia di persone si sono radunate nel piazzale, hanno preso il manifesto e sono andate ad affiggerlo sui muri di Parigi.

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