Leggo casualmente in rete, sul corriere del 12 febbraio 2015, questo articolo che ritengo importante segnalare qui. Innanzi tutto perché questo blog si propone di documentare e segnalare chi, nel campo dell’arte e della cultura come in quello delle scienze, filosofia, sociologia, antropologia ecc., opera nella direzione del rispetto fra le religioni e del contrasto al fanatismo, che è la chiave di questo blog e anche del mio progetto artistico “The Finger and the Moon“, di cui il blog è parte.
PARIGI – La notte del 31 gennaio l’artista Combo è stato picchiato in strada da quattro uomini, a Parigi, che gli avevano chiesto di cancellare dal muro la sua opera: l’autoritratto in djellaba (l’abito tradizionale musulmano) e la parola «Coexist» scritta con la mezzaluna islamica, la stella di David ebraica e la croce cristiana. Da allora le scritte «Coexist» si moltiplicano sui muri di Parigi. Combo, figlio di un libanese cristiano e di una marocchina musulmana, ha raccontato l’aggressione sulla sua pagina Facebook. «Sono finito a terra sotto i loro colpi. Sono riuscito a difendermi e a incassare come potevo. Quando si sono stancati mi hanno lasciato per terra insanguinato, promettendomi lo stesso trattamento se avessi continuato ad affiggere le mie opere, e consigliandomi di tagliarmi la barba. Mi importa poca da dove vengono, il colore della loro pelle, la religione o le idee politiche. In questo contesto non rappresentano che stupidità e ignoranza».